Chomsky: Usa sostengono dittature stabili della regione
La strategia degli Stati Uniti in Medio Oriente e’ basata su dare sostegno politico economico e militare ai regimi dittatoriali permanenti.
Ad affermarlo e’ stato il noto intellettuale americano Noam Chomsky intervistato dalla PressTv. Chomsky ha detto che gli Usa ei loro alleati hanno dato un grande contributo alla stabilità delle dittature arabe con lo scopo di saccheggiare le risorse energetiche dei paesi come la Libia invece di sostenere la democrazia nella regione.
"C'è un motivo per cui l’Occidente e’ così preoccupato per le rivolte in corso nel mondo arabo, per esempio nell'Africa sub-sahariana, perche’ - ha spiegato – li’ esistono enormi risorse energetiche più importanti del mondo. Non vi e’ una buona ragione per cui gli Stati Uniti ed i loro alleati si ritireranno per evitare qualsiasi vero e proprio movimento democratico nel mondo arabo", ha detto Chomsky riferendosi alla presa di posizione di Washington in merito alle rivoluzioni in Libia e in Egitto.
Secondo il professore di linguistica al MIT di Boston, il presidente americano Barack Obama ha cominciato ad appoggiare la sollevazione popolare in Egitto dopo che molte organizzazioni per i diritti umani hanno scritto numerose lettere alla Casa Bianca chiedendo la fine del sostegno degli Usa al dittatore egiziano Hosni Mubarak.
"In realta’ Obama ha continuato il suo appoggio al regime Mubarak fino a quando la Campagna per la Pace e la Democrazia a New York e molti altri gruppi di diritti umani, lo hanno costretto a dare almeno un sostegno verbale alla rivolta popolare egiziano”. Ha ribadito Chosky aggiungendo che il mondo arabo considera l’asse Usa-Israele come "una reale minaccia" per la sicurezza mondiale. "Per l'opinione pubblica araba, il vero pericolo viene presentato da Washington e Tel Aviv”.
Chosky infine ha citato le parole dell'ex presidente degli Stati Uniti, Dwight David Eisenhower (1890 – 1969), il quale aveva messo in guardia da sentimenti anti-americani nel mondo arabo, una previsione che si è pienamente realizzata oggi. "Eisenhower era preoccupato per quello che lo definiva la campagna di odio contro gli Stati Uniti nel mondo arabo”. Ha concluso.
