ESTETICA

Pubblicato il da ipharra.over-blog.it

 

 

di Franco Torriglia


Estetica, stile, nuova comunicazione, arte e poesia devono irrompere nello stagno  melmoso della politica italiana come armi per arrivare al cuore della gente, del Popolo, sul territorio, meglio sui vari territori, per dare risposte rivoluzionarie intese ora come "funzioni di servizio". La gente é stufa della politica, di questa politica, per cui trova rifugio nelle sparate di certi capi comici o guitti che vogliono far loro credere d'avere soluzioni diverse.

 

Ma di diverso nulla vi é, perché le loro proposte nascono da una concezione individuale e puramente materialistica che vuole , crede, di riprendere gli immortali principi che sono alla base stessa della virulenta infezione.

 

Qui doppiamo rinnegare le piccole morali e ritornare all'estetica che comincia con la distinzione tra il bello ed il brutto. Per Platone bello e buono sono la stessa cosa: Bella é la salute, bella la vita che si compie,bella la misura e tutto ciò che in se si é compiuto.

Ogni uomo più risulta individuale e meno é uomo. Egli deve essere sito un una Comunità, eliminando come lo scultore la inerte materia, per fare emergere il contesto che lega educa l' opera...per noi l'idea dell'educazione artistica, oltre le accademie e le scuole imposte e che porta a creare veri uomini e a creare l'Humanitas in noi.

L'universale umano é al tempo stesso la forma suprema ed il contenuto supremo: nell'ideale contenuto e forma coincidono e non vi é nessun contrasto tra verità e bellezza.


In questo asioma VERITA/BELLEZZA risiede la forza rivoluzionaria per cambiare in primis l'uomo che dovrà cambiare questo sistema. Non ci interessa cambiare l'uomo di questo sistema, perché da questo sistema generato e nutrito. Tutto quanto da esso generato é, rifacendoci a Platone, brutto, volgare, immondo.


Senza nulla rinnegare, partiamo da ZERO, senza le devianze che ancora troviamo giornalmente come linguaggio, immagini, pensieri, saluti, che ci legano come un filo ombelicale ad un mondo che non c'é più ed é stupito e controproducente voler mantenere in vita con manifestazioni folkloristiche  che sono solo zavorra per il discorso che il Laboratorio vuole portare avanti.


Le idee forza vincenti non sono da ricercare nei musei ne' nella valigia dei ricordi, ma da una dirompente energia vitale e metafisica che con un linguaggio nuovo elabori quelle soluzioni logiche, non condizionate da nostalgismi, interessi di bottega, ideologie ( TUTTE!!) . E chi non si riconosce in questo continui la sua battaglia neo qualcosa per gratificare il proprio io frustrato, offrendo il destro ai nostri nemici.

 

Nessuna lotta politica, nessuna rivoluzione é mai nata per auto germinazione, sempre vi é stata un'idea dapprima nata come movimento culturale e/o artistico, per forgiare nella ricerca nuovi uomini, che si costituiranno  in comunità organiche e che daranno vita ai movimenti. I movimenti e di partiti senza queste premesse possono solo generare zombi

 

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