un po' di storia: FARE CHIAREZZA di Paolo Signorelli
Nel Giugno del 2007, in occasione di una sua venuta a Genova, con Paolo Signorelli pensammo di creare i "Laboratori" sul territorio. Come diceva la parola non doveva essere il solito gruppo che reciclava ideologie passate, ma creare vari gruppi di studio, per dare forma a qualcosa di nuovo,soluzioni, estetica, comunicazione, che andasse oltre la destra e la sinistra, ma soprattutto con lo spirito libero, accettando uomini che venivano da altre esperienze a da noi lontani anni luci.
Non creare qualcosa per riuscire a organizzare la solita conferenza dell'intellettuale d'area con un gruppo arrocato intorno ai soliti ducetti, in vena di protagonismo, istrerici e con presunzioni; magari felici d'organizzare una bella manifestazione nazionale con qualche centinaio di presenze, Il protagonismo e la voglia del meglio pochi che sono più facili da controllare (dividi ed impera..su cosa poi?!)è stata da tempo il male portato dagli anti rivoluzionari.
Noi riuscimmo ad interessare al progetto gente d'estrazione marxista come il prof, Badiale o il responsabile in Infopal Arch. Hammum.
Nel Marzo 2010 sembrava che si potesse passare ad una fase succesiva, ma equivoci creati, voglia di protagonismo, stupido settarismo, voluta mancanza organizzativa e di comunicazione (volutamente!), isterismi cronici, risse da comari maledicate e mancanza di rispetto che chi ci voleva lavorare, hanno fatto naufragare il progetto Laboratorio.
Per me ed altri è stata una mancanza di rispetto per quella che era stata l'ideazione dei Laboratori sul territorio voluta da Paolo Signorelli come Agorà d'incontro di idee e uomini liberi.E' rimasto un circolo a numero chiuso per gli amici degli amici.
Per questo Ipharra si amplia da semplice blok di controinformazione a comunità, per continuare, benché legalmente scippati, a fare Laboratorio.
Vogliamo proporvi questo articolo di Paolo Signorelli scritto per "Laboratorio 2007":
MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2007
Da anni ci siam o battFare chiarezza
Inoltre la morte delle ideologie e l'omogeneità in senso liberaldemocratico delle categorie concettuali politiche e delle vecchie forme di partito, non consentono neppure di poter più parlare di destra e di sinistra. Al più si può parlare di contrapposizioni di comodo. Tra servi. Negli ultimi anni abbiamo assistito ai pellegrinaggi alla City, a Wall Street e in Sinagoga di personaggi che - dismessa la camicia nera o la casacca rossa - andavano alla ricerca di un’ investitura da parte dei signori del Dominio. Tutti figli e tutti servi del Pensiero Unico che sa di oro e di usura.
La dicotomia destra-sinistra continua a rappresentare l’alibi di comodo di quanti non hanno il coraggio di schierarsi sulla trincea dell’antagonismo che solo può rappresentare il superamento di un tempo disegnato dalla congiunzione di Giuda con Caino. Quanto poi è sostenuto da coloro i quali intendono risciacquare la loro cattiva coscienza di rinnegati cercando di dare contenuti ideali alle loro scelte di potere, vale appena ricordare che la destra o è “destra “ o è “sociale”: nel momento in cui la destra si fa sociale automaticamente si estingue come destra..
(Paolo Signorelli)