LAVORARE SU NOI STESSI E FARE COMUNITA’

Pubblicato il da ipharra.over-blog.it


Una comunità deve essere centrata sull’antropomorfismo: arte, letteratura, economia, giustizia,scienza, diritto, politica, ect. Questi sono i temi da affrontare e viscerare.


L’uomo moderno è condizionato dal carattere peculiare dell’età moderna: il valore della scienza e della tecnica. Quando vuole “pensare” il mondo lo fa secondo questi canoni, secondo quanto offrono le scienze recenti.
Manca, a questo tipo d’uomo,l’esperienza diretta sulle cose, mentre quello che noi cerchiamo è colui che proiettato sulle cose le anima e le trasforma in realtà dinamiche: in poche parole, la nostra Comunità deve costruire l’Uomo.


Quando sosteniamo che è fondamentale lavorare prima su sé stessi è perché l’Uomo, come lo intendiamo noi, non è distaccato dalle cose, non vi sta né davanti, né sopra, né sotto: vi sta dentro perché ha trasformato il proprio essere con la conoscenza che comporta rinnovamento, maturazione, creazione e crescita.


Le parole e la logica “ scientifica” non potranno mai essere sufficienti a trasmettere la conoscenza, le parole potranno trasmettere elementi settoriali, potranno dare un abbozzo di conoscenza, ma non riusciranno mai a creare il carattere compiuto dell’esistenza, né mai potranno trasformare qualcuno. Una conoscenza discorsiva, non solo non aiuta, ma fuorvia, condiziona e limita la più ampia forma di conoscenza.


Noi cerchiamo quella che chiamiamo la “ cultura integrale”, cioè il vivere e l’agire secondo la conoscenza che ha trasformato il nostro essere.


Facciamo un esempio: se non vivo ed agisco secondo ciò che ho acquisito faccio solamente un esercizio teorico, di parole e di logica “scientifica”; prendiamo un miliardario, che vive e agisce come tale, e che poi si mette a difendere, a parole, il sottoproletario o il disoccupato, questo non vive ed agisce secondo il credo che vuole trasmettere alle classi più povere, non ha “ sperimentato” ciò che va divulgando, non lo conosce o, se lo conosce, solamente per sentito dire: in poche parole vende aria fritta ed una cultura basata sulle parole e non sui fatti.


Lo stesso accade ai componenti di una Comunità: se prima non sono coerente, rispettoso, fedele, corretto con me stesso, come posso esserlo verso gli altri?
Se prima non ho fatto un esame critico del mio essere, se non ho “interiorizzato” quei valori come posso fare parte di una Comunità ?


Faccio come il miliardario: vendo aria fritta e parole vuote di significato reale.


Con la Comunità Ipharra ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di creare l’Uomo e, se tutti ci crediamo e siamo consapevoli e coscienti di stare dalla stessa parte, di lavorare su noi stessi, di aiutarci,di sperimentare, allora riusciremo nel nostro scopo. Nel caso contrario ancora una volta “ avremo fatto ciò che doveva essere fatto “.


Claudio Marconi

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B
<br /> <br /> bel sito continuate cosi<br /> <br /> <br /> <br />
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B
<br /> <br /> bel sito continuate cosi<br /> <br /> <br /> <br />
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I
<br /> <br /> Grazie...continueremo<br /> <br /> <br /> <br />