L'ORA DI RELIGIONE OLOCAUSTICA

Pubblicato il da ipharra.over-blog.it

Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica

<<Durante l’incontro sono stati firmati due protocolli d’Intesa tra il Miur e il Ministero dell’Istruzione israeliano: il primo riguarda un progetto di collaborazione con il museo dello Yad Vashem per la formazione degli insegnanti italiani sui temi della Shoah. In particolare, sarà data la possibilità ad un certo numero di insegnanti italiani di recarsi ogni anno in Israele, presso l’International School for Holocaust Studies di Gerusalemme, per seguire corsi di formazione sulla memoria della Shoah e dell’Olocausto.>>
Nelle scuole italiane manca anche la carta igenica...non mancherà l'ora di religione olucaustica!
Yeshayahu Leibowitz, il filosofo che era anche un ebreo osservante, disse una volta ad Uri Avneri (figura storica del pacifismo israeliano, ndr): «La religione ebraica è morta due secoli fa. Oggi nulla unisce gli ebrei nel mondo, a parte l’olocausto».
Il filosofo Leibowitz , nato in Germania, è stato il primo a vedere che l’olocausto è diventato la religione degli ebrei. L’olocausto è ben più che una narrazione storica, contiene anzi molti elementi di una religione. Ha i suoi grandi sacerdoti (Elie Wiesel, Simon Wiesenthal, ecc.), i suoi profeti (Shimon Peres, Benjamin Netanyahu e tutti quelli che «profetizzano» l’imminente giudeocidio da parte dell’Iran). Ha i suoi comandamenti e dogmi («Mai più», «Sei milioni» e così via).
Ha i suoi rituali (Giorno della Memoria, pellegrinaggi ad Auschwitz).
Ha i suoi santuari e templi, Yad Vashem, il museo dell’olocausto e oggi l’ONU.

Come non bastasse, la religione dell’olocausto è mantenuta viva da una potente rete economica e da infrastrutture finanziare globali («l’industria dell’olocausto» di cui parla Norman Finkelstein).
Fatto altamente significativo, è tanto coerente da imporre l’identità del nuovo «anticristo» (i «negazionisti»), e tanto potente da perseguirli per legge (norme contro il negazionismo).
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